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Come ben sappiamo, la parte commestibile del cappero è rappresentato dal bocciolo floreale della "Capparis spinosa", ovvero l'omonima pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente nelle zone più sassose e aride.

Il cappero perciò viene coltivato principalmente nelle regioni più meridionali del Mediterraneo.

Tra le proprietà conosciute, i capperi combattono la ritenzione dei liquidi, stimolano l'appetito e favoriscono una corretta funzione digestiva.

Tra le sostanze che compongono il cappero troviamo alcuni zuccheri, la capparirutina, un glucoside dalle notevoli qualità diuretiche, alcune fibre di tipo solubile che favoriscono la digestione e stimolano l'appetito, e infine i bioflavonoidi, a cui sono associate proprietà antiossidanti.

I capperi di qualità più pregiata sono quelli di dimensione minore, che in genere si possono mangiare interi; mentre quelli più grandi vengono tritati e sono più adatti ad essere utilizzati nelle salse e nei ripieni.

I capperi che troviamo in commercio conservati sotto sale si prestano ottimamente per comporre alcuni dei nostri piatti preferiti come la pizza, la pasta asciutta e i primi piatti in genere.

Quelli conservati sottaceto invece sono perfetti per sposarsi con i sapori delicati delle insalate e aromatizzano alcuni condimenti a base di uova.

Alcuni consigliano per stimolare la diuresi e la digestione di assumere ogni mattina 1 tazzina di un decotto ottenuto con 1,5 grammi di corteccia delle radici e 100 ml di acqua calda.